venerdì 19 febbraio 2021

Provvedimenti per il Cognome dei Figli / LETTERA APERTA alle MINISTRE del Governo Draghi

Trattati e Sentenze varie da anni bussano. Parlamento e Governo assicurino il pieno accesso al Cognome Materno

di Iole Natoli

Governo Italiano - Presidenza del Consiglio dei Ministri (Note legali), CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

Buon nuovo giorno, quanto meno simbolico, a tutte le Ministre oggi in carica.

Siamo in attesa di una sentenza della Corte Costituzionale che potrebbe – e si spera lo faccia – creare qualche difficoltà agli ufficiali di stato civile addetti alla registrazione delle nascite.

Mi sono occupata del cognome materno – in particolare del doppio cognome – a datare dal 1979 con scritti (1), con un’azione giudiziaria del 1980 (2), stroncata due anni dopo dal giudice del Tribunale ordinario di Palermo che non ravvisò l’eccezione di costituzionalità da me sollevata, mediante contatti con partiti politici (3) e con proposte di soluzione al problema (4).

Agli inizi del 2013 lanciavo una prima Petizione (5), presentata come le successive in Parlamento, in cui suggerivo norme da poter varare per il doppio cognome obbligatorio. 

In un mio articolo del giugno 2013 (6) formulavo il concetto di “prossimità neonatale” quale criterio di precedenza tra i cognomi, che diede luogo nel 2014 a una richiesta di emendamento, tramite nuova Petizione (7), all’allora nebuloso Disegno di Legge governativo C. 2123, di cui si era avuto sentore e che sarebbe stato presentato di lì a poco.

Intanto esponevo una seconda Proposta completa e diversa (8) in una Petizione che prevedeva il diritto di scelta tra cognome unico e doppio cognome, a seguito della decisione del Tribunale di Strasburgo del 7 gennaio 2014.

Il criterio sulla disposizione dei cognomi, unitamente a quello della possibilità di modifica del cognome per il figlio maggiorenne, furono accolti dall’on. Marilena Fabbri (9), che incluse la “prossimità neonatale” nella sua Proposta di Legge, adattandola però in modo tale da concorrere a determinarne l’insuccesso. 

Una mia terza Proposta (10) avanzata agli inizi del 2018, con cui rendevo più completo e mirato il progetto, fu presentata tramite Petizione e annunciata al Senato e alla Camera rispettivamente a giugno e in agosto.

Non credo sia difficile comprendere il perché, dopo quasi 42 anni di attenzione ininterrotta e fattiva, io stia seguendo con trepidazione gli esiti del ricorso sottoposto dal Tribunale di Bolzano alla Corte costituzionale, che ha avuto quale conseguenza interlocutoria l’ordinanza 18/21 (11), oggetto della Lettera aperta alla Consulta (12), che allego.

Perché oggi mi appello a Voi tutte?

La discussione delle diverse proposte di legge presenti alla Camera e al Senato e la conseguente approvazione richiedono tempi ormai troppo lunghi rispetto alla durata residua di questa legislatura.

Per di più, se la sentenza in lavorazione della Consulta dovesse scompaginare, come insieme a molte altre donne io spero, gli attuali assetti delle registrazioni all’anagrafe, potrebbe essere utile disporre già di qualcosa che regoli opportunamente la materia, rispondendo oltretutto a quel che la sentenza di Strasburgo (13) ha – un “ha” divenuto per la non applicazione concreta solo un “avrebbe” – imposto: la rimozione dalle nostre norme giuridiche dei vulnus da quel Tribunale evidenziati.

Esistono, come si sa, i decreti-legge, che regolano le situazioni provvisorie in  tutti i casi in cui si manifesti un’urgenza.

Con questo scritto provo a suggerire di prepararne uno fin da adesso, ai sensi non solo degli articoli della CEDU (14) e della CDFUE (15) citati dalla Corte nell’ordinanza, ma anche di quelli della CEDAW (16), Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna, in vigore per il nostro Paese dal 26 aprile 1997.

Di quest’ultima Convenzione citata è di sicuro molto pertinente l’art. 16, 1° comma, che recita:
«Gli Stati parte prendono tutte le misure adeguate per eliminare la discriminazione nei confronti della donna in tutte le questioni derivanti dal matrimonio e nei rapporti familiari e, in particolare, assicurano, in condizioni di parità con gli uomini (…); 
c) gli stessi diritti e le stesse responsabilità nell’ambito del matrimonio (…);
d) gli stessi diritti e le stesse responsabilità come genitori, indipendentemente dalla situazione matrimoniale; nelle questioni che si riferiscono ai figli (…);
g) gli stessi diritti personali al marito e alla moglie, compresa la scelta del cognome, di una professione o di un’occupazione».

Se rispondere ai trattati sottoscritti non costituisce un’opzione ma un obbligo, allora ho motivo di ritenere che, onde evitare complicazioni superflue agli uffici nonché allo scopo di eliminare i ritardi, sanando le specifiche condanne ricevute dall’Italia (fin qui una sola, al riguardo, dalla CEDU), Vi sia agevole rintracciare quell’urgenza che per il varo dei Decreti-Legge è prevista.

Ringrazio tutte Voi per la lettura e Vi porgo i miei migliori auguri di buon lavoro.

Link:

1 - “con scritti”:

http://cognomematerno-archiviostorico-italia.blogspot.com/2013/06/doppio-cognome-per-i-figli-in-italia_25.html

2 - “Tribunale ordinario di Palermo”

http://cognomematernosentenze.blogspot.com/2015/02/acquisto-e-non-trasmissione-del-cognome.html

3 - “con partiti politici”

http://cognomematerno-archiviostorico-italia.blogspot.com/2013/07/la-lunga-strada-del-cognome-materno-in.html

4 - “con proposte di soluzione”

http://cognomematerno-archiviostorico-italia.blogspot.com/2013/07/evoluzione-sociale-modello-familiare-e.html

5 - “una prima Petizione” (2013)

https://www.change.org/p/proposta-di-legge-in-10-articoli-per-il-doppio-cognome-paritario-al-parlamento-italiano-al-dipartimento-per-le-pari-opportunit%C3%A0

6 – “articolo del giugno 2013”
https://ilcognomematernoinitalia.blogspot.com/2013/06/doppio-cognome-paritario-evoluzione-di.html

7 - “richiesta di un emendamento” (2014)
https://www.change.org/p/nel-cognome-della-madre-e-del-padre-richiesta-di-emendamento-necessario-no-alla-casualit%C3%A0-e-no-alle-donne-sotto-tutela

8 - “una seconda” (2014)
https://www.change.org/p/nel-cognome-della-madre-e-o-del-padre-firma-la-petizione-al-parlamento

9 – on. Marilena Fabbri (2014)
https://ilcognomematernoinitalia.blogspot.com/2015/03/cognome-dei-figli-riflessioni-sulla-c.html

10 - “una terza” (2018)
https://ilcognomematernoinitalia.blogspot.com/2018/08/annunciata-la-petizione-nuove.html

11 - “ordinanza 18/21”
https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?param_ecli=ECLI:IT:COST:2021:18

12 - “Lettera aperta”

https://ilcognomematernoinitalia.blogspot.com/2021/02/cognomematerno-e-diritti-lettera-aperta.html

13 - Sentenza di Strasburgo (7 gennaio 2014)
https://www.neldiritto.it/public/pdf/Cedu%20-%20affaire%20Cusan%20e%20Fazzo%20vs%20Italia%20-%20ric.%2077%20del%202007.pdf

14 - CEDU
https://www.echr.coe.int/documents/convention_ita.pdf

15 - CDFUE
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:12016P/TXT&from=ES

16 - CEDAW
https://www.ohchr.org/en/hrbodies/cedaw/pages/cedawindex.aspx

17 – Iole Natoli
https://ilcognomematernoinitalia.blogspot.com/p/iole-natoli-e-il-cognome-materno.html

 

19.02.2021

© Iole Natoli

 

2 commenti:

  1. Potrebbe invitare il Prof. Avv. Ludovico Mazzarolli (Docente di Diritto Pubblico all'Università di Udine) a far parte del gruppo di cui è amministratore il Signor Franco Perini Maranini. Lo trova su Linkedin.

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  2. Grazie per il suggerimento. Conosco il gruppo ma se dovessi decidere in tal senso inviterei il prof. da lei indicato a far parte del gruppo sul Cognome amministrato da me, che può trovare facilmente su FB. Ciò non toglie che, se mi accadrà di incontrare il prof. in un altro gruppo, la cosa non potrà che farmi piacere.

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