Da Donne
della realtà
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Cognome materno, Iole Natoli e una svista della Corte Costituzionale di Paola Ciccioli |
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Premessa. Venerdì 11 febbraio la giornalista e scrittrice Iole Natoli ha condiviso nel Gruppo Facebook di Donne della realtà un contributo audio della giudice costituzionale Daria de Pretis, nominata il 29 gennaio 2022 vice presidente della Corte Costituzionale dal neo presidente Giuliano Amato (gli altri due vice presidenti sono Silvana Sciarra e Nicolò Zanon). Il tema del podcast della giurista trentina, che della Consulta fa parte dal 2014, è Il cognome della madre nelle decisioni della Corte dal 1988 al 2021, lo potete ascoltare per intero qui: |
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Per Iole Natoli il cognome materno è ragione di vita e di costante impegno, a questo tema ha dedicato infatti il suo blog IL COGNOME MATERNO IN ITALIA nei matrimoni e nelle convivenze, fermamente convinta che, ovunque sia in vigore, «il cognome patrilineare è il burqa culturale delle donne». Bene. Iole, proponendoci l’ascolto dell’intervento della vice presidente de Pretis, ci fa anche notare che c’è un errore nell’introduzione, curata da professionisti diversi dalla giudice costituzionale. A proposito dello stallo italiano, una voce femminile infatti afferma: «... nell’attuale legislatura i 7 disegni di legge sull’argomento sono ancora ai blocchi di partenza». «Veramente le proposte sono 8 e non 7, comunque...», commenta Iole, quasi accontentandosi del fatto che del cognome materno si parli finalmente e si parli a livelli così alti e autorevoli. Nell’introduzione del podcast si sottolinea infatti che «Sul cognome della madre ai figli l’Italia è il fanalino di coda dell’Europa», almeno tra i grandi Paesi. E si aggiunge che da noi «nessuna iniziativa legislativa sul cognome dei figli per dare effettiva dignità alle donne nel rapporto coniugale e familiare, e per riconoscere l’unicità della filiazione fuori e dentro il matrimonio, ha finora tagliato il traguardo». «Hai fatto presente la svista?», chiedo. Iole si procura in un soffio l’indirizzo mail sul sito dell’Università di Trento, dove Daria de Pretis è docente di Diritto amministrativo, e nel giro di pochi minuti la professoressa vice presidente risponde che farà presente alla redazione che si è occupata dell’introduzione. Bene. Benissimo. Perché? Perché la competenza della giornalista è stata riconosciuta. E perché la vice presidente della Consulta ha dato un segnale immediato di presenza, dialogo, correttezza. E allora? Allora a Iole Natoli è venuta l’idea di cominciare a occuparci seriamente delle figure femminili che hanno le caratteristiche e le competenze per poter assumere davvero l’incarico di presidente della Repubblica. Meglio prepararci per tempo stavolta, cominciando proprio da Daria de Pretis che sul nostro blog avrà di diritto la prima copertina del nuovo contenitore dal titolo “Signora Presidente”. A domani. |
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13 febbraio
2022 |
Il cognome patrilineare, in Italia come in ogni Paese in cui vige, è il burqa culturale delle donne (©Iole Natoli).
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