LE NOVITÀ DELLA
PROPOSTA DI LEGGE SUL DOPPIO COGNOME PARITARIO
Obiettivi:
aderire alla realtà biologica e psicologica dei figli, tutelare la pari dignità dei
genitori, educare al rispetto di genere le nuove generazioni
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di Iole Natoli
Questo progetto RIMUOVE UN FALSO IDEOLOGICO e introduce un
criterio di verità.
La PATRONIMIA è infatti collegata al concetto
di stirpe. Ogni figlio nasce però da un incrocio genetico, costituisce un crossing over biologico.
Sostenere che nel corso dei secoli un discendente possa essere riconducibile a un solo antenato, invece che a TUTTI quelli che con l'apporto del loro DNA hanno contribuito alla sua presenza nel mondo, può solo rendere inevitabilmente ridicolo chiunque pensi ancora di affermarlo. (continua ->) |
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Il cognome patrilineare, in Italia come in ogni Paese in cui vige, è il burqa culturale delle donne (©Iole Natoli).
martedì 15 ottobre 2013
Famiglia, Costume e Società / LA VITA NON È “STIRPE” È “CROSSING OVER”
mercoledì 18 settembre 2013
SOCIETÀ / GENITORE e GENITORE, NO, grazie!
UNA MISURA IRRAZIONALE E MISOGINA
NO alla cancellazione delle madri / NO alla cancellazione delle donne
Lettera aperta ai Sindaci di Venezia e di Bologna
e anche agli altri Sindaci d’Italia |
mercoledì 17 luglio 2013
LA DIFFUSIONE DEL PROGETTO SUL DOPPIO COGNOME
I PRIMI
EVENTI
di Iole Natoli
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Se già nella seconda metà dell'800 il deputato pugliese Salvatore Morelli aveva presentato una proposta di riforma del cognome dei coniugi e, conseguentemente, dei figli, sembra assodato che nel secolo XX il punto di partenza dell'ipotesi del doppio cognome in Italia sia stato il mio articolo del giugno 1979 [->] e quello del cognome unico a scelta il progetto parlamentare dell’ottobre 1979 dell’on. Magnani Noya.
Meno noto è però il percorso di diffusione dell’idea dopo il 1979, anche in rapporto alla prima causa civile per il cognome materno in Italia (la mia, 1980-82).
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giovedì 20 giugno 2013
Il COGNOME MATERNO in Italia / La proposta Garavini 1 e 2
PROPOSTE NUOVE E PROPOSTE CHE RITORNANO
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di Iole Natoli
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Il 1º Maggio del 2013 il sito Equality Italia lanciava una campagna dal titolo “Nel cognome della Madre”, riportando la frase del Presidente della Corte costituzionale Franco Gallo “L’attuale disciplina che prevede l’attribuzione al figlio del solo cognome paterno costituisce il retaggio di una concezione patriarcale della famiglia” e reclamando una proposta di legge che modificasse la legislazione italiana.
Benché il richiamo alla cosiddetta “libertà di scelta” per i cognomi fosse già nel banner esplicito e indicasse pertanto l’orientamento per una proposta diversa da quella che avrei lanciata di lì a poco e della quale scrivo quasi da secoli (--> e -->), accoglievo con un certo sollievo la campagna, utile a smuovere le acque stagnanti dentro cui affoga regolarmente il problema, sollevato nel Parlamento italiano già nell’ottobre del 1979 dall’on. Maria Magnani Noya, socialista. (prosegui >>>)
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mercoledì 5 giugno 2013
Evoluzione di una proposta di legge / Principio di "prossimità neonatale"
Dai
MARCATORI alla PROSSIMITÀ NEONATALE nel COGNOME
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di Iole Natoli
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Ieri una mia conoscente di FB ha postato sulla mia
bacheca un articolo della psicologa Valentina Sciubba (-->).
Riguarda l’importanza del nome e del cognome, è del luglio del 2012 e si pone
quale commento al tentativo parlamentare, come sempre fallito, di eliminare
la patrilinearità obbligatoria.
Vi ritrovo considerazioni sull’importanza del nome e del cognome in relazione all’identità personale e un accenno ai marcatori genetici, in possibile relazione col cognome.
Ciò mi riporta molto indietro negli anni. Preciso
intanto che si parla sempre dell'esperienza spagnola come fosse l'unica cui
riferirsi ma non è così. Il doppio cognome esiste anche in Portogallo e in quasi tutti i paesi dell'America latina, di lingua spagnola e portoghese.
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martedì 28 maggio 2013
ANNIENTAMENTO EFFERATO E SOCIETÀ L’assassinio di Fabiana Luzzi (e compagne)
La FORMA non è mai solo forma ma È SOSTANZA
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di Iole Natoli
Sul Fatto Quotidiano oggi si litiga per stabilire se è vero oppure no che IN CALABRIA la donna NON VALE NULLA. È un litigio interamente superfluo, perché che "non vale nulla" non lo "insegnano" solo in Calabria ma in tutta, proprio tutta l'Italia.
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martedì 21 maggio 2013
PETIZIONE / 10 Articoli e 1 Premessa nella PROPOSTA DI LEGGE sul DOPPIO COGNOME PARITARIO
DOPPIO COGNOME PER I FIGLI IN ITALIA
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di Iole Natoli
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Questo Progetto può diventare una Proposta di Legge di Iniziativa Popolare
È un iter che ci verrebbe risparmiato se lo adottasse qualche Parlamentare… | |||
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(alla premessa seguono 10 articoli di legge)
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CULTURA E SOCIETÀ / Il SESSISMO CHE C'È MA NON SI VEDE
La cosa singolare è che si insorge, se in un qualche libro di testo c’è una
donna intenta a svolgere un’attività casalinga, o se in una qualche pubblicità
alimentare una donna distribuisce porzioni dinanzi ad una tavola imbandita,
mentre nessuna è mai insorta con veemenza per la cancellazione delle madri
dal cognome identitario dei figli, urlando a perdifiato in una piazza.
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21 Maggio 2013
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© Iole Natoli |
domenica 12 maggio 2013
venerdì 3 maggio 2013
POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA / nasce la PETIZIONE "nel COGNOME della MADRE"
IL COGNOME MATERNO NEGATO
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di Iole Natoli
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L’Associazione Equality Italia promuove in rete la campagna "nel COGNOME della MADRE
Dal 1º maggio al via una petizione per una nuova normativa sui cognomi
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Dopo più di trent’anni sia dal primo ufficiale progetto di legge studiato per mandare in pensione il cognome patrilineare in Italia (1979, on. Maria Magnani Noya, Camera dei Deputati) sia dalla prima causa civile per l’attribuzione anche del cognome materno alla prole (1980, Iole Natoli, Palermo), potrebbe forse avvicinarsi il momento in cui un figlio potrà acquisire il cognome di sua madre alla nascita, senza bisogno che successivamente i genitori inoltrino un’istanza in prefettura per l’aggiunta del cognome materno, sobbarcandosi anche la spesa e la noia di dovere rifare i documenti.
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sabato 23 febbraio 2013
INTERVISTE / Serena Santoro a colloquio con Iole Natoli, sul Cognome dei figli in Italia
Avere il cognome materno è un diritto, intervista a Iole Natoli
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di Serena Santoro
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da: ilReferendum (link)
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Iole Natoli è giornalista pubblicista, scrittrice, illustratrice, pittrice. La sua città natale è Palermo ma da tanti anni vive a Milano. Abbiamo deciso di intervistarla sulla materia del cognome materno in quanto esperta.
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Quali sono le ultime novità sull’aggiunta del cognome materno?
L’entrata in vigore nel luglio 2012 del DPR del 13 Marzo ha abbreviato la durata dell’iter per ottenerlo.
Diversamente da come era apparso in principio dai comunicati stampa eccessivamente sintetici rilasciati dalle autorità competenti, il nuovo DPR ha lasciato però immutato il fardello offensivo con cui “documentare” la | |||
richiesta, come se l’esser madre o padre non fosse in sé ragione sufficiente per chiedere che i figli e/o le figlie possano avere il cognome materno e non il paterno soltanto. |
domenica 10 febbraio 2013
Società / IL DIRITTO AL COGNOME MATERNO / Regime PARITARIO del Cognome
Dal TITOLO 1 - INTERVENTI LEGISLATIVI PER L’AMBITO FAMILIARE
tratto dal Blog L’AGENDA DELLE DONNE PER L’ITALIA NAZIONE EUROPEA
IL DIRITTO AL COGNOME MATERNO
Di Iole Natoli
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Diritto della prole, diritto delle madri, regime del doppio cognome obbligatorio, disposizioni transitorie
FIGLI e FIGLIE
Va riconosciuto il diritto di FIGLI e FIGLIE di acquisire ALLA NASCITA il cognome MATERNO oltre che il cognome paterno come oggi accade, per le seguenti ragioni psicologiche, educative e sociali:
1 - la presenza anche del cognome materno, evidenziando la pari dignità familiare e sociale della coppia genitoriale, contribuisce nei bambini allo sviluppo del rispetto verso l’altro genere e nelle bambine allo sviluppo di una maggiore fiducia nel proprio;
2 - la presenza anche del cognome della madre collega figli e figlie all’ambito familiare materno e garantisce loro di potersi sentire inclusi/e in esso, allo stesso modo in cui, grazie al comune cognome, si sentono inclusi/e nella famiglia paterna;
3 - la presenza anche del cognome materno elimina ogni possibile disagio in coloro che, nati da più matrimoni o convivenze della stessa madre, non sono uniti e resi pari tra loro da un cognome di famiglia comune. (continua)
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