venerdì 27 ottobre 2017

GPA / SUI “CONTRATTI” E SUL DIRITTO ITALIANO


Quando nel 1979 cominciai a scrivere sul cognome materno, formulando per la prima volta nella Repubblica Italiana le indicazioni per una proposta di legge basata sul doppio cognome (nel Regno d'Italia mi aveva preceduta di un secolo il deputato pugliese Salvatore Morelli),  non pensavo al cognome materno come fatto a sé stante, ma come espressione simbolica della relazione primaria madre-figlio
A distanza di tanti anni intervengo sulla pratica della Gpa che si vorrebbe introdurre in Italia, mossa dalla stessa convinzione. La relazione madre-figlio non è primaria solo temporalmente, lo è anche per importanza fondante e volerla stravolgere alienando il figlio dalla donna che lo partorisce costituisce una violazione delle norme di natura oltre che del diritto del bambino.
Riporto dunque qui un articolo pubblicato su "Femminismi a confronto e laicità", in quanto lo ritengo inerente al mio tema di sempre.