venerdì 14 novembre 2014

Lettera aperta al Presidente del Senato Pietro Grasso #IlCognomeMaternoÈunDirittoSentenzaStrasburgo

#IlCognomeMaternoÈunDirittoSentenzaStrasburgo2014
   di Iole Natoli
Egregio Presidente Pietro Grasso,
dal 1979 mi occupo del Cognome Materno in Italia, o per meglio dire del Cognome Materno che in Italia NON c’è.
Nel giugno di quell’anno pubblicavo il mio primo articolo sul tema e nel 1980 - confortata dinanzi al Tribunale di Palermo, il giorno dell’inizio, dalla splendida e simbolica rosa consegnatami dall’ex senatrice Pina Maisano Grassi (allora mia compagna del PR) - lanciavo la prima causa italiana per l’attribuzione del Cognome Materno ai figli.


La rosa non ebbe l’effetto augurale auspicato perché nel 1982, senza nemmeno l’onore d’un mazzetto di crisantemi, l’istanza fu respinta. A quella causa civile ne fecero seguito altre, agite da cittadine e cittadini, anch’esse SENZA SUCCESSO. 

Il 7 gennaio di quest’anno la Corte Europea di Strasburgo, chiamata in causa nel 2006 dalla coppia Alessandra Cusan e Luigi Fazzo, CONDANNAVA l’Italia per violazione degli artt. 8 e 14 della CEDU e le imponeva di provvedere a rimuovere gli ostacoli correnti mediante una nuova legge.
Dall’ottobre del 1979 - data della prima proposta parlamentare sul tema dell’on. Maria Magnani Noya - a oggi, varie proposte di legge si sono succedute in Parlamento finendo nel nulla, esito che ha offeso la dignità morale e sociale delle donne italiane e ferito peraltro quegli uomini che non accettavano né accettano la discriminazione di cui le donne di questo Paese sono fatte oggetto.
Grazie alla citata sentenza di Strasburgo del 7 gennaio e alla sanzione per inadempienza che ne deriva all’Italia, una proposta sul cognome dei figli che non cancella per partito preso le donne è stata finalmente discussa e approvata dalla Camera. Attende di passare al vaglio del Senato.
Lei non crede, Signor Presidente, che dal 1979 a oggi siano passati abbastanza anniperché si attui quel che il Consiglio d’Europa raccomandava già nel 1978 con la Risoluzione n. 37 del 27 settembre, proclamando la necessità che i Paesi membri adottassero legislazioni rispondenti al principio dell’uguaglianza dei coniugi, anche in tema di cognome dei figli?Non crede anche Lei che sia il caso di porre fine agli indugi portando in aula ADESSO, per la discussione, il Ddl 360 sul Cognome?
In ordine cronologico inverso, ovvero dalla più recente alla prima, ecco le mie petizioni sul Cognome Materno, tutte già presentate al Parlamento, in questa Legislatura:
4 _ (XVII, n. 1342 Senato):
“Assunzione di responsabilità: APPROVARE celermente il Ddl 360 sul COGNOME dei Figli” 
- http://www.change.org/p/pietro-grasso-assunzione-di-responsabilità-approvare-celermente-il-ddl-360-sul-cognome-dei-figli
3 _ (XVII, n. 547 Camera): “Nel COGNOME della MADRE e del PADRE - richiesta di EMENDAMENTO necessario” http://www.change.org/it/petizioni/nel-cognome-della-madre-e-del-padre-richiesta-di-emendamento-necessario-no-alla-casualità-e-no-alle-donne-sotto-tutela
2 _ (XVII, n. 529 alla Camera e allegata alla n. 1093 al Senato):
“NEL COGNOME DELLA MADRE E/O DEL PADRE. Proposta di legge sulla scelta tra doppio cognome e cognome unico concordato”  http://www.change.org/it/petizioni/nel-cognome-della-madre-e-o-del-padre-firma-la-petizione-al-parlamento
1 _ (XVII, alleg. alla n. 1093 al Senato, allegata forse alla Camera alla n. 529 perché presentata congiuntamente):“PROPOSTA DI LEGGE in 10 articoli per il DOPPIO COGNOME PARITARIO” -

Con fiducia nella Sua disponibilità all’ascolto, Le porgo - insieme ai firmatari delle mie petizioni sul Cognome, che sono sicuramente in sintonia con la petizione lanciata da Laura Cima sul cognome materno - i miei più sentiti saluti.

Iole Natoli
nata a Palermo, residente a Milano

14.11.2014
© Iole Natoli


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